Durata: 3 mesi con un incontro a settimana di 2 ore
Stage: tre giorni di 6 ore
Raccontare è ricordare e trasmettere, affidare all’immaginario dell’altro e condividere con l’altro la propria esperienza di vita.
Si racconta sempre meno e si ascolta sempre meno, ma il bisogno di narrazione è sempre lo stesso, attraverso la narrazione l’adulto rielabora e conserva il suo vissuto, così come il bambino impara a rappresentarsi il mondo.
Attraverso il racconto inoltre, ci si trova e ci si incontra, perché raccontare all’altro è giocare, immaginare, vivere insieme un sogno.
Il Laboratorio mira a risvegliare la propria capacità narrativa e ad esercitarla e arricchirla attraverso il confronto con altre narrazioni.
Il percorso laboratoriale parte quindi dal piacere di raccontare in gruppo, mettendo in gioco i propri ricordi e il proprio immaginario, per poi viaggiare nel mondo dell’affabulazione passando dal mito, all’epica alla fiaba popolare e arrivare infine alla produzione di narrazioni orali.
Il laboratorio si suddivide in queste tre fasi:
-Il piacere del racconto
-L’affabulazione
-La produzione di narrazioni
Il piacere di raccontare
È fondamentale far partire il racconto dal piacere, il piacere di raccontare, altrimenti ogni atto narrativo risulta forzato, imbarazzante, poco coinvolgente e freddo invece, come si faceva una volta intorno al fuoco, o nei luoghi di aggregazione, si racconta per stare bene insieme, per condividere e ogni racconto non è mai un monologo,perché ridesta altri racconti e ricordi.
Il lavoro di narrazione di gruppo persegue i seguenti obiettivi:
– la socializzazione e la costruzione del gruppo
– la condivisione e lo scambio
– l’emersione di ricordi
– la stimolazione interna al gruppo
– il recupero della memoria collettiva
Gli strumenti che permettono il raggiungimento dei seguenti obiettivi sono i seguenti:
-intervista al gruppo, gioco delle parole associate, fotografie e immagini stimolo, oggetti stimolo.
L’Affabulazione: Confronto tra mito, epica e fiaba popolare
La lettura di brani dei miti classici (l’Odissea) di storie epiche (Orlando innamorato) e di fiabe popolari della tradizione italiana (Calvino) stimola la fantasia e permette il confronto su i diversi generi di narrazione arricchendo l’immaginario dei partecipanti.
Le storie lette verranno raccontate e rielaborate insieme, per sperimentare come nell’oralità tutto si trasforma e si tradisce.
Elaborazione di un proprio racconto
Partendo dagli stimoli ricevuti i partecipanti svilupperanno dei racconti orali e il laboratorio quindi diventa un officina di storie che viaggiano di bocca in bocca e si trasformano ogni volta che vengono raccontate.