Con immenso piacere partecipiamo al progetto “Officine Teatrabili”, dell’Accademia Stap Brancaccio, ideato e curato da Rossella Marchi, Direttrice sensibile e appassionata.
Lo spettacolo Terremoto Dentro, il 13 aprile, ore 21 allo Spazio Diamante, farà infatti parte della rassegna “Officine Teatrabili”, sul tema delle relazioni di famiglia, quando la disabilità entra nel quotidiano.
Lo stesso tema verrà affrontato anche nel workshop di danceability, tenuto dall’autrice dello spettacolo, gratuito e aperto a “coppie familiari” (madri, padri, figli, mariti, mogli, compagni di vita, amici).
Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico “Raccolta di Proposte progettuali per la realizzazione di eventi, manifestazioni, iniziative e progetti di interesse per l’Amministrazione capitolina di rilevanza cittadina” promosso da Roma Capitale in collaborazione Zètema Progetto Cultura.
PER INFO E PRENOTAZIONI:
TEL. 06.87671757
stap@
Laboratorio gratuito di danceability
Rivolto a persone con disabilità fisica e un parente
Il principio da cui si parte è che tutti possono danzare, mettendo a frutto le proprie potenzialità espressive, nel pieno rispetto delle diversità. La danceability è una tecnica di danza e improvvisazione ( metodo Alito Alessi) che permette a persone differenti di confrontarsi e “agire” insieme. La relazione con l’altro è al centro di questo lavoro. L’intenzione di questo laboratorio è di lavorare sui legami di famiglia, sulla loro complessità, armonia, diversità. Non sempre si arriva dipanare la rete di questi legami perché́ la comunicazione passa per la parola o per la routine dei gesti quotidiani. Il corso mira ad entrare in relazione profonda con l’altro e ad acquisire un nuovo vocabolario non verbale. Il laboratorio di danceability é rivolto a persone con disabilità fisica insieme ad un familiare (parente, compagno/a, amico stretto).
Tutti i partecipanti avranno, quindi, la possibilità di riscoprirsi, in modo nuovo e inaspettato. Sperimentare da vicino le tecniche utilizzate e l’uso del corpo per i componenti dei nuclei familiari, darà la possibilità̀ a tutti di “mettersi in gioco” in nuove forme di relazione e di comunicazione, di scoprire “un saper essere e un saper fare” di quel parente o amico, mai scoperto prima.
Il gruppo seguirà un percorso intensivo per arrivare a portare in scena una performance sul tema della famiglia.
Le “storie di famiglia” spesso sono celate dall’intimità delle mura domestiche, ma raccontano di una società intera, in cui ognuno può rileggere le proprie disabilità e abilità quotidiane, la propria unicità.
Conduttrice: Emilia Martinelli, autrice, regista e insegnante di danceability certificata
Assistente: Eleonora Tregambe insegnante di danceability certificata, educatrice
Calendario incontri
Presso Spazio Impero, via di Acqua Bullicante 133 (Roma):
- 10 e 11 febbraio (sabato dalle 15.00 alle 19.00 e domenica dalle 10.00 alle 14.00)
- 16 e 17 marzo (sabato dalle 15.00 alle 19.00 e domenica dalle 10.00 alle 14.00)
- 6 e 7 aprile (sabato dalle 15.00 alle 19.00 e domenica dalle 10.00 alle 14.00)
- 14 aprile prove e alle ore 17.00 restituzione finale presso Spazio Diamante, via Prenestina 230 (Roma)
Terremoto dentro
13 aprile ore 21, Spazio Diamante
Lo spettacolo prosegue il lavoro di ricerca della compagnia Fuori Contesto sul principio del bilico, del tenersi in equilibrio nella ripetitività̀ delle azioni quotidiane.
Terremoto Dentro coglie quel momento, racconta questo salto. Una donna in equilibrio, sul punto di tuffarsi si ferma, non riesce, ha paura, è indecisa. Allora le torna in testa la storia del suo papà disabile, i cui limiti palesi sono stati invece motore di una vitalità̀ sorprendente, imbarazzante a volte agli occhi della figlia, che vive quella disabilità più̀ come sua che come di lui.
Un confronto non facile quello con il padre, a tratti paralizzante, a tratti molla per saltare più̀ avanti.
In scena questo dialogo, e a raccontarlo è la figlia che ripercorre la memoria di lui, nel momento stesso in cui il suo corpo trema. Lo spettacolo nei ricordi di lei è ambientato tra Pozzuoli, durante il terremoto degli anni 80, e Napoli, tra gli anni 50 e 90. Lo stile è quello del teatro di narrazione immerso in un affresco digitale, come fossero quadri nella memoria.
Scritto e diretto da Emilia Martinelli, interpretato da Tiziana Scrocca, voce e chitarra Fabio Amazzini e scenografie digitali Luigi Vetrani.