Dopo il successo dell’undicesima edizione, arriva a Villa Carpegna (Piazza di Villa Carpegna, Roma) dal 30 giugno al 13 luglio la 12° edizione di Fuori Posto Festival – Festival di Teatri al limite.
Tutti gli eventi sono gratuiti.
Fuori Posto è prodotto dall’ Associazione Fuori Contesto in collaborazione con Hubstract – Made for Art, Eureka Primo Onlus, Dire Fare Cambiare Aps, Quante Storie, U.A.P. – Urban Arts Project, Arte & Mani deaf Italy, Asd Villa Carpegna, Cattive Ragazze, Famiglie Arcobaleno.
Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Estate Romana 2023-2024” di Roma Capitale.
Il Festival, oramai giunto alla sua XII edizione, è così raccontato dalla direttrice artistica Emilia Martinelli “Ognuno è ciò che è, eppure insieme agli altri si espande, contagia e capovolge i pensieri. Questo il concetto alla base del festival da sempre: mettere in luce la specificità di ognuno, che calata in posti fuori dagli ordinari circuiti, come i teatri, si trasforma, si espande e contagia. Fuori Posto vuole generare cambiamenti: negli artisti che adattano i loro spettacoli accorciando la prossimità col pubblico, negli spettatori che in questa vicinanza diventano parte e in alcuni casi voce protagonista dell’opera. Infine nei temi, scelti per ogni edizione legati agli equilibri e disequilibri della vita quotidiana, e con l’obiettivo di valorizzare le differenze, le specificità. Quest’anno, centrale è l’idea di conflitto/condivisione, due parole interconnesse e in qualche modo dipendenti l’una dall’altra nei diversi ambiti”.
Spettacoli come Terra Madre della compagnia Nardinocchi- Matcovich e La Rivincita di Teatro Distinto, destinati a pubblici di tutte le età, ben scavano in questa dualità, con leggerezza e grazia. Sempre seguendo questa declinazione, al centro anche le donne, con la performance Come mi vesto e lo spettacolo itinerante Fiabə, entrambe frutto di una ricerca sulle fiabe, in scena il mondo femminile, con la sua trasformazione da oggetto di narrazione a soggetto narrante, così come il concerto di Assia Fiorillo, voce femminile graffiante e assolutamente narrante.
Inoltre spettacoli come Caccia al Tesoro, Orlando al Parco, Fiabe tra gli alberi realizzati dai giovani attori e registi della Compagnia Fuori Contesto, coinvolgono giocosamente il pubblico in performance itineranti e interattive, perché la comunità sia davvero protagonista e voce del patrimonio materiale e immateriale del parco.
Così come nell’installazione QSHIRT, in cui più generazioni sono chiamate a raccontare il territorio, a rievocare i vissuti del parco, diventando portatori di memoria anche al di fuori del festival, “portandosi” quelle voci sulla pelle; una maglietta segnata da un qrcode, che riporta proprio l’audio delle interviste realizzate durante il festival.
Tutti i laboratori sono accessibili e in alcuni appuntamenti saranno fruibili anche in LIS (lingua dei segni italiana), aperti sia a sordi che udenti grazie alla presenza di un interprete Lis.
Un festival quindi dove ognuno trova la sua collocazione, mettendosi fuori posto.
Scopri il festivalfuoriposto.org/