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Tutti i martedì

dalle 19.40 alle 21.40
da ottobre 2025 a giugno 2026

con Emilia Martinelli e Carlotta Solidea

Un’esperienza immersiva e creativa per esplorare le proprie potenzialità.

Il percorso prevede la realizzazione di uno spettacolo scritto ed interpretato dai partecipanti.

Il laboratorio inizia con una serie di attività volte a costruire la fiducia del gruppo e a favorire un clima collaborativo. Si tratta di una serie di esercizi teatrali e di movimento propedeutici al training vero e proprio.

Parte centrale del lavoro l’improvvisazione; per imparare a liberare la fantasia, eliminare il giudizio e l’ansia da prestazione. Partire dall’ascolto dell’altro per trovare insieme la soluzione, accettare l’offerta, l’errore, l’imprevisto, cercando sempre la relazione e il conflitto come motori dell’azione scenica. Questo permetterà di costruire collettivamente il copione da mettere in scena.

Fondamentale nel percorso anche il lavoro col corpo. Sulla scena, agito con consapevolezza, dall’immobilità al movimento, il corpo racconta, ci narra la sua storia, ha una memoria propria e collettiva. Questa memoria sarà al centro del lavoro, sarà drammaturgia della parola, del corpo.

Un percorso che vuole stimolare la creatività dei partecipanti perché parola e corpo, sollecitati da immaginazione e sensazioni, liberino insieme i propri potenziali espressivi.Un lavoro che parte da singoli gesti, piccoli gesti, e li fa crescere, li muove fino a portare ciascuno a raccontare una propria storia che, prendendo vita, poco a poco si incontra con le storie nate dai gesti e le parole degli altri.

Emilia Martinelli

Regista e autrice, storyteller nell’ambito della valorizzazione di beni culturali, insegnante di teatro e DanceAbility, educatrice, Direttrice artistica dei Fuori Contesto. Si è dedicata ad indagare e sviluppare la funzione dell’arte come strumento di educazione ed inclusione sociale e culturale. Il lavoro di autrice, che sia teatro, video che pubblicazioni, parte sempre da ricerche sul campo, da interviste in profondità, dall’ascolto di storie. Collabora abitualmente col Teatro Brancaccio, il Teatro di Roma ed il Conservatorio di Santa Cecilia. Opera tra teatri, organizzazioni no profit, scuole, società private, come formatrice, consulente. Ha lavorato anche in contesti “al limite” come carceri, centri di accoglienza, zone disagiate, donne vittime di violenza, minori a rischio. Tra questi: Carcere di Rebibbia, Croce Rossa, Save the children, Emergenza Donna, Cittadinanza Attiva, Villa Maraini, Carcere di Casal del Marmo, Coop Soc. Eureka Primo, Coop. Soc Parsec, Uildm Sezione laziale e nazionale, Sport Senza Frontiere, Centro Rifugiati Politici Enea, Apogeo Consorzio, CTS nazionale, Fondazione Iard. È fondatrice e direttrice artistica della compagnia fuori contesto dal 2005 e dal 2013 del Festival romano “Fuori Posto” di teatro e danza inclusiva, performance site specific. Cura la regia di spettacoli per diverse compagnie romane. Dal 2016 lavora, come autrice, regista di video e performance, con società che si occupano principalmente di valorizzazione di beni culturali. Dal 2020 è socia della società cooperativa Hubstract Made for art e cura i contenuti e installazioni e performance site specific. Tra il 2010 e il 2011 ha diretto anche il Festival Social Street Art, primo festival di breakdance a Roma. Nel 2015 ha pubblicato il libro “Al di là dei frutti”, frutto di una ricerca tra I commercianti del Mercato Esquilino, edito da Iacobelli Editore. Ha coreografato due spot prodotti da Rai nel 2016.

Carlotta Solidea Aronica

Nata a Roma nel 1996, attrice, regista, drammaturga e docente di teatro.
Diplomata nel 2018 alla STAP Brancaccio, nel 2021 consegue un Master in Pedagogia Teatrale e continua a formarsi nel laboratorio stabile Stap Studio.
Fa parte dell’associazione culturale Fuori Contesto e della compagnia Poveri Comuni Mortali.
Nel 2021 produce la web serie “LIP - Less Important People”. Nel 2023 con la compagnia Poveri Comuni Mortali vince il Roma Fringe Festival e il premio miglior regia con lo spettacolo “Due Schiaccianoci”.
Nei suoi laboratori sta lavorando sulla “drammaturgia dell’attore”, mettendo in scena spettacoli in cui gli attori sono anche autori della drammaturgia.